mercoledì 3 ottobre 2007

Attracco


Chiamatelo primo post della seconda fase, oppure non chiamatelo affatto, tanto gli elementi di novità sono fin troppi per non capire che qualcosa di nuovo sta iniziando… e tutto questo mi entusiasma…
Per questo, nonostante il sonno, mi sono alzato di botto dal MIO giaciglio per buttar giù queste parole… che pubblicherò domani, perché nel MIO appartamento non c’è ancora internet…
Eh sì… finalmente mi sono trasferito… e il bello è che ‘sto posto mi sembra veramente perfetto… la stanza calorosa e Sinistrevole… (a breve pubblicherò qualche foto…) il quartiere è tranquillo e sicuro… e la cosa per cui davvero non sto nella pelle è che a meno di cinque minuti dal mio portone riposano Durkheim, Beckett… Guy de Maupassant… Jean-Paul Sartre e… Charles Baudelaire... Insomma… non so che ne pensate voi, ma… niente… non so quando me la sentirò di andarli a trovare per la prima volta.
In poche parole, ci ho passato solo due ore e qui mi sento già a casa… e “più bel posto di casa non c’è”…
Altra gran cosa… Lunedì sono iniziate le lezioni… e ci sono arrivato con lo stato d’animo di Sabato sera (ricordate la serata Pastis?)… Insomma, raggiungo l’aula in rigoroso ritardo Giacomelli (una ventina di minuti)… e quando entro mi guardano tutti… premetto che sono l’unico studente straniero in scambio… insomma, sembra che aspettino in silenzio che mi giustifichi, o qualcosa del genere… Io li guardo, sempre con st’idiota, ma costante ilarità stampata in faccia… non ho niente da perdere… Allora la prof sessantenne mi esorta maternamente a Pappapparillard, indicando la porta… Io la guardo, come se mi avesse appena spiegato il senso della vita, ma per qualche distrazione l’avessi perso… La guardo e in un francese che presumo maccheronico, le dico: “allora… come prima cosa, vorrei dire che sono Italiano e il mio Francese non è un granché…” Sembrano tutti divertiti… “Vi prometto che in qualche settimana capirò ogni parola che direte in questa classe... nel frattempo, abbiate pazienza...”. Tutti mi sorridono allegri e mi danno il benvenuto… Ve lo racconto perché giuro, giuro, giuro che me lo facessero rifare altre 1000 volte, non apparirei mai così sinceramente menefreghista e spassoso… che figata… e poi è arrivata la “ciccia”, il sodo… insomma, ‘sti Francesi fanno sul serio, stanno veramente avanti… Nelle due lezioni seguite fin ora, hanno sempre puntato alla pratica, allo sviluppo di progetti personali… e avete presente il concetto di confronto tra studenti e docenti? Io non l’avevo… almeno non a questi livelli… insomma, gli interventi dei ragazzi in alcuni casi occupano più della metà della lezione… e non c’è necessariamente il giusto e lo sbagliato da teorema… ci si confronta, ci si apre… e secondo me ‘sta cosa è sintomatica della capacità che qui hanno di mantenere un pensiero il più possibile libero da dogmi e luoghi comuni… almeno in campo "artistico"... Ne ho parlato con alcuni compagni di corso... e a loro non sembrano davvero plausibili alcuni nostri blocchi culturali dettati dall’abitudine o “dall’ideologia”… insomma… questa è gente che se i motivi ci sono scende in piazza tutta insieme… Vecchi, ragazzi e bambini… e ‘fanculo a Berlusconosti, Prodini o Campari…
Per concludere… le premesse sono più che buone… vi racconterò a cosa porteranno… Anche perché parlando con altri studenti Erasmus, sembra che la France etudiante non sia tutta rose e fiori... Vedremo...
Domani inizio il corso di Francese… fin ora ho imprevedibilmente capito più o meno tutto a lezione, ma parlare/scrivere comme Dieu commande sono tutt’altre faccende… Sgobberò sgobberò… Sull’onda dell’entusiasmo ho l’impressione che anche i libri mi siano mancati…
Chao a tutti!!!