martedì 9 ottobre 2012

Mezzanottetrentaquattro

Mi sembra l'orario giusto per spiegare ai macchinisti ferroviari lo stato del professionismo culturale Italiano.

Immaginate di dover forgiare le rotaie, fare i tronchi a pezzi, costruire un treno da metterci sopra, trovare controllori appassionati quanto voi e convincere la popolazione civile che il treno esiste ed è utile. Se ci riuscite potete salire a bordo. Tenendo però conto che contatteranno voi se un bagno in carrozza 6 si attappa. Auguratevi che non capiti in una curva con binario sconnesso, perché potreste essere troppo stanchi per tirare il freno al momento giusto.

Una cosa bella c'è. Se al settecentotrentottesimo giorno di trasporto il treno arriva ancora al capolinea, magari fuori orario e un po' malridotto, ma con parecchi passeggeri, nuovi e abituali; se quel giorno tu e gli altri che l'hanno mandato avanti avete ancora un po' di forza per due chiacchiere in tranquillità, durante un'insignificante pausa di quel discorso vi sentirete bene.