mercoledì 30 gennaio 2008

Casa


E' ora...
Saluto lo studiolo che mi ha ospitato in questi mesi
e ne porto con me i segni...
Per me è stata una casa, nel senso più profondo della parola, come pochi altri luoghi sanno essere stati...

A esami e impegni burocratico/accademici ormai conclusi, di fronte a me ho un mese di nomadismo Parigino e Francese, che vivrò fino in fondo... Prometto.

mercoledì 23 gennaio 2008

TASsTOC

TTà! ssssssssssss....TOC!
Un colpo precisissimo ci vuole, per un'esperienza indimenticabile... ma non solo...

mani libere, mani mani libere
disorganizzazione sistematica,
rumba animale intorno a 5 punti fissi

mani mani libere

e money money libere

mondo trota

E poi, giusto un episodio: "Al bar c'era Giovanni l'ottimista. Gingillando col suo campari, sorrise al barista e scoprì d'un colpo di sorridere alla macchina da presa. Si trattava in effetti di una soggettiva del barista, nella storia di un bar che includeva un ottimista, che come ogni ottimista, va visto dall'esterno, con un po' di fumo in mezzo e un poster enorme in fondo, che nessuno vedrà.
Così la scenografa non andrà a cena con la troupe. E' triste. Mesi per trovare un poster che nessuno vedrà. Sul marciapiede rosso che fa il giro dell'isolato, la ragazza sentirà una voce scacciarla: l'isolato, per rimanere tale, proibisce alla gente di fare il suo giro.
E poi...
- E poi? -

- E poi ll mrcpd è lsccccc...-

- Come? -

Di schianto un pessimista di passaggio interrompe il dibattito e trascina via la scenografa. La bacia di schianto e di schianto la fa sua in uno dei pochi momenti in cui anche Malta può avere la sua atomica. E Taiwan può esplodere in un amplesso che gli USA a confronto sono Red Ronnie.
Forme e occhi di donna oggi...
benedizione totale...
prima che Darwin ce le porti via.

- E poi? -

Il silenzio nell'isolato. Ma non dell'isolato...

- E poi il marciapiede è la mia lingua, cazzo! -

NoTa
Infine vorrei far notare come nell'immagine della rivolta ci sia spazio per Elena Rivolta, buon terzino con alcune belle partite da stopper nella Fiamma Monza.


Curioso svarione.

*

Mi dispiace per Herzog, per Kiarostami...
Mi dispiace per i Marlene e per Jovanotti,
ma dalle nostre parti le soluzioni non sono mai arrivate troppo semplicemente...

Exit music (for a film)... ascoltatela con calma... sdraiati faccia a terra all'ingresso del vostro condominio, come ho fatto io 5 minuti fa... e riflettete... non sul rischio che i condomini vi vedano, ma su quello che conta e non conta nella vostra vita... su quello che smuove energia e quello che non vi convince a spostarvi dalla poltrona...

Io ho capito delle cose...
la luna non è inutile, né banale finché mi dà input come quello di stasera...

il mio estremismo, come tutti gli estremismi che sentite vostri, sono indispensabili per il vostro/nostro vivere in fondo questa nostra epoca...

E soprattutto, quando raccontiamo o parliamo di qualsiasi esperienza, non esiste bestemmia peggiore che applicare CATEGORIE...

Ci sono dei tempi per poter comunicare queste piccole epifanie... Nel mio caso 3 anni... o più... di dubbi... eppure, per avere la mia idea, esposta anche meglio di così, non ho bisogno che di 5 minuti... il difficile è capire l'intuizione... il complesso è vivere consapevolmente un nuovo percorso...

Lo chiamano tragitto... lo nomano passaggio... ma dubito che abbiano la minima idea dell'enormità di cui stanno parlando... e se questo vi sembra un delirio, il motivo è solo in voi... perché in questo blog siete abituati a leggere post diversi... perché in questo sistema culturale siete abituati ad avere a che fare con categorie ed elementi di cui avete già sentito parlare...
Non si tratta di colpe, capiamoci, ma di chiarire il perché tutto questo non è solo me... ma ME PER VOI...

Partire
dolcemente
per un viaggio previsto,
mai confermato,
nell'eterna asta
dell'eccesso che fa specie.

Il tempo di accarezzare
le differenze sensibili
che ci portano lontano
dalle scatole sonore
del pacchetto di mondo.

Per disporre di un tamburo
ho bisogno di pelle,
bacchetta,
e la mia epoca in ginocchio.

venerdì 4 gennaio 2008

Radici culturali...



Un pensiero alle origini prima di tornare a testa bassa nella vita parigina...