lunedì 17 marzo 2008

Palermo - Impressioni

Ho deciso di continuare a postare, oltre Paris. Ovviamente si tratta di un altro progetto... di un'altra storia... e per questo sto lavorando su una ristrutturazione totale di questo blog.
Lavoro, passione, cazzeggio e spasso... Avrete intuito che sto cercando di annullare le differenze tra questi quattro concetti... Non è facile, ma ci sto lavorando... E nel prossimo blog voglio parlare di questo...
Sono a Palermo da una settimana per girare un documentario sul mercato del lavoro Siciliano... Poco dopo il mio ritorno dalla Francia, due miei ex compagni di master mi hanno proposto di scrivere e dirigere con loro questo lavoro... naturalmente ho preso l'occasione al volo ed eccomi qua... con le prime impressioni che questa città mi ha lasciato:


Macerie… la caratteristica principale di questa città salta subito all’occhio. Un potenziale artistico e culturale unico lasciato là, a perdersi, a decomporsi, a metterti addosso una sensazione di “tutto scorre” che non capita tutti i giorni.
Macerie architettoniche e culturali delle mille epo(i)che che su questo territorio si sono succedute ed hanno lasciato tracce, mai abbastanza potenti da poter essere considerate preminenti sulle altre.
E tutta questa polvere ritorna sulla gente, sulla disperazione dei padri di famiglia che ci hanno bussato al finestrino per chiederci un lavoro e sulle risa cordiali dei vecchi negozianti che si affaccendano (senza esagerare) dietro ai loro chioschi abusivi.
Bell’inizio per un documentario che si presume parlerà del mercato del lavoro in questa città e in quest’isola. Emanuele ci ha parlato dei 4 personaggi che si sono proposti per essere intervistati: un mix di corruzione agita/subita e di lavoro disperatamente cercato per sé e per la gente che si ama… Detta così non sembra male, ma preferisco conoscerli prima di dar giudizi…
Per il resto, ho guardato questa città… e non c’è sguardo che in questa meraviglia resti pulito da precarietà e inadempienze vecchie di secoli… fantastici templi senza tetto, un esotico giardino botanico con terrazzo su discarica abitata e tanta umanità nell’aria. Dobbiamo girarlo a mano questo documentario… non c’è altro modo di portarsi a casa una città come questa… un’atmosfera di inedita postmodernità a stato avanzato… una tematica sporca in una città perfettamente accordata a quello che vogliamo raccontare… il progetto sta venendo fuori… e le sensazioni sono positive.